She/Her
« Se dovessi descrivere la situazione dei neri queer in Italia direi che sono invisibili. Noi persone nere in Italia non siamo viste né veramente considerate parte integrante del tessuto sociale. I continui “come parli bene l’italiano” rivolti a persone che sono cresciute qui, come me, lo confermano. Di conseguenza un’ulteriore minoranza, quella queer, aumenta la durezza dell’esperienza – perché si è vulnerabili due volte.
Esseri neri e queer in Italia significa anche dover costruire qualcosa da zero – compresa la propria identità. Personalmente non ho mai avuto difficoltà ad accettarmi e comunico con gli altri con la stessa facilità. Lo scoglio vero è affrontare il discorso con i parenti. Credo che per gli afrodiscendenti la probabilità di poter fare coming out o anche solo aprire un discorso che vada oltre l’essere etero, sia davvero complicato. Un mix tra cultura e religione rendono la conversazione quasi impossibile da affrontare.
Trovo gioia nell’essere me stessa, ed è ciò che scelgo ogni giorno consapevolmente. Essere nera e bisessuale non sono state scelte ovviamente. Ma entrambi queste parti mi hanno costretto a confrontarmi prima con il mondo, con la sua cattiveria a volte. Ma anche sul significato di felicità per me, che viene dalla capacità di scegliere se stessi prima del giudizio altrui. » -@loredane_tshilombo
Creative Direction by Jordan Anderson
Photography by Silvia Rosi
Photo Assistant Gabriele Cialdella
Styling by Thais Montessori Brandao
Hair by Latoya Amsdorf
Makeup by Manuel Montanari
Set Design by Davide Ladini
Movement Direction by Macia Del Prete
Production by nss factory