"La mia persona "Emani Mother of God" è una persona che abbraccia e incorpora lo stile, la moda e l'arte come parte della guarigione e del mio sviluppo personale. Il suo cuore sanguina mentre sfida la narrazione di cosa significhi essere visibilmente trans anche in un luogo come la Giamaica, dove essere trans sarà quasi sempre uguale a essere deriso, scrutato, brutalizzato e rifiutato per quello che sei. Ricordo di essere scappato di casa per aver ricevuto minacce su ciò che le persone volevano farmi, ma abbracciare me stesso è stata una decisione che ho preso perché avevo bisogno di vivere la mia piena verità. Fare questo per me significava la transizione, decisione difficile perché non avevo finanziamenti, lavoro o assistenza di alcun tipo. Il mio viaggio include trasferirmi di casa in casa, vivere nei club e dover affrontare relazioni violente mentalmente e fisicamente, ma la mia più grande gioia di essere una donna nera trans queer oggi è essere viva e in grado di fare il lavoro che faccio con moda e attivismo. Le persone trans, specialmente in Giamaica, hanno una storia di essere messe a tacere e ritenute invisibili, ma una parte di ciò che sono e della comunità di cui faccio parte include possedere i nostri luoghi e spazi ed eccellere nella nostra esistenza. “
